La centrale del Tesino Costabrunella in località Malene a Pieve Tesino è stata inaugurata l’11 dicembre 2014 .Costruita con capitale pubblico-prviato il 14 dicembre 2014 è entrata in produzione.

L’impianto ha avuto un costo totale di 3.556.000 euro ed è di proprietà di Costabrunella srl nella quale i maggiori azionari sono i tre Comuni del Tesino.

«La struttura, realizzata nel pieno rispetto delle regole, non danneggerà l’ambiente – spiega Livio Gecele, sindaco di Pieve Tesino -.
Ci permetterà invece di avere delle risorse economiche sempre più preziose. Già dal prossimo anno gli addendi per Pieve potrebbero aggirarsi sull’ordine del 100 mila euro, per questo anche in futuro punteremo su questo tipo di investimenti».

Ma non solo, la nuova centralina, «è anche l’esempio di come pubblico e privato possano collaborare con buoni risultati, perché è
vero che l’acqua e il suolo sono comunali, ma è anche vero che avendo coinvolto dei privati questi hanno messo a disposizione strumenti, persone e risorse che i comuni difficilmente avrebbero avuto per poter affrontare un iter burocratico così complesso».

rif. articolo l’Adige del 11 dicembre 2014

Costabrunella srl nasce del 2007 con un capitale sociale di 100.000 euro. I soci sono il Comune di Cinte con l’8,22%, Massimiliano Vialli con il 10%, Vittorino Betti con il 10%, De Energia srl con il 20%, il Comune di Castello con il 25,02% e il Comune di Pieve che ha la fetta più importante con il 26,76%.

La centralina è costituita da un unico locale di centrale che si trova in località Ponte della Stua in Val Malene e ospita 2 impianti idroelettrici: quello di Grigno, che preleva dallo scarico della Centrale Hydro Dolomiti Energia di Sorgazza, e quello di Tolvà, che preleva dall’aveo del torrente Tolvà.

La storia dell’impianto di Grigno inizia nel 2005 quando Betti, Vialli e Elio Degol chiedono la concessione per esso e per Tolvà.
Nel 2007 i privati, dopo aver preso contatti con i Comuni del Tesino e aver concordato per la costituzione di una Società mista pubblico-privata, richiedono la voltura a Costabrunella srl per il primo e rinunciano al secondo. A novembre del 2010 iniziano i lavori che vengono terminati nel 2012 con un costo di di 2.186.000 euro per ottenere a una produzione prevista di 2.315.000 Kwh. Nel frattempo, nel 2010, parte l’iter burocratico per avere la concessione in Tolvà che verrà definitivamente rilasciata a fine 2012. L’anno dopo a maggio iniziano i lavori che termineranno qualche mese più tardi e avranno un costo di 1.092.000 euro con una produzione prevista di 1.370.000 Kwh.

«La realizzazione dell’impianto di Ponte Stua rappresenta un esempio di come pubblico e privato possano e debbano collaborare
per un corretto utilizzo delle risorse naturali, superando barriere ideologiche e reciproche riluttanze. Con la costituzione di società miste controllate, l’ente pubblico riesce a beneficiare delle risorse naturali, utilizza la dinamicità del settore privato e, nel contempo, mantiene il controllo di una risorsa pubblica primaria».